Fleur

Non entro in quella casa da allora. Era una mattina d’inverno, una di quelle giornate così luminose che sembra festa.
Non ha parlato ma doveva essere ancora vivo. Lo è stato per diversi minuti e deve aver provato un dolore violento.
Questo ha dichiarato il medico legale.
Mi hanno raccontato che si è aggrappato allo sportello della macchina perché non riusciva a respirare.
Poi si è arreso e ha sciolto le braccia.
Rolando non è riuscito a sostenerlo.
È caduto a terra. Questo mi hanno detto.
Così sdraiato a faccia in su deve aver guardato il cielo.
Il cielo sopra il mare, l’azzurro dell’aria e il bianco delle nuvole.
Il cuore impazzito pulsava forte.
Nelle orecchie, nello stomaco, nelle vene.
Alla fine si è strappato tutto.
Poi nulla, morto, perduto per sempre.

WTC