U-Bahn

U-Bahn

di Fabrizio Borelli / 9 dicembre 2015 / Sezione: Contributi / 0 Commenti

Dieci linee, 146 chilometri, sopra e sotto terra, 143 stazioni. La U-Bahn ha le carrozze gialle ed è lo specchio della comunità che ci viaggia sopra, 24 ore su 24. Non ci sono tornelli né barriere di altro tipo. Compri il biglietto e lo metti in tasca, se sei onesto e se hai rispetto per la collettività. La gente di Berlino confida in sé stessa, ha un alto senso della città e della U-Bahn.
Puoi girare la metropoli in lungo in largo, comodo e veloce, sui vagoni gialli. Nella U-Bahn trovi persone di tutti i tipi, di tutte i colori, di tutte le religioni. Non ci sono venditori ambulanti, ogni tanto incontri dei musicisti. Alcune stazioni sono dei veri e propri centri commerciali, soprattutto quelle che incrociano la S-Bahn, il servizio ferroviario urbano, altri 482 chilometri di strada ferrata al servizio dei cittadini. Altre ancora sono eccellenti citazioni dell’ingegneria ferroviaria del secolo scorso
Stazioni vecchie e nuove dai nomi evocativi: Bismarckstraße, Richard-Wagner-Platz, Kochstraße… Poi le Geisterbahnhof, le stazioni fantasma: Potsdamer Platz, Unter den Linden, Alexanderplatz… Quelle chiuse dopo la seconda guerra mondiale, fino ai tempi del muro, inutili e pericolose in una città allora ferita e divisa.
Berlino, cuore e memoria d’Europa.

Ten lines, 146 km, above and below ground, 143 stations. U-Bahn has the yellow cabs and it is the mirror of the community that runs on it 24 hours a day. There are no turnstiles or other barriers. You buy tickets and keep them in your pocket, if you are honest and if you have respect for the community. Berlins are confident in themselves, they have a high sense of the city and of U-Bahn.
You can turn along wide the city, comfortable and fast, on the yellow cabs. You can meet people of all kinds in the U-Bahn, all colors, all religions. There are not street vendors, sometimes you meet musicians. Some stations are like big shopping centers, especially those ones that cross S-Bahn city rail service, more 482 km serving the citizens. Other stations are real and excellent documents of the last century’s railway engineering.
Old and new Stations, evocative names: Bismarckstraße, Richard-Wagner-Platz, Kochstraße … The Geisterbahnhof, the ghost stations: Potsdamer Platz, Unter den Linden, Alexanderplatz … Those ones stopped up after World War II, till the Wall eve, unnecessary and dangerous in a wounded and divided city.
Berlin, heart and memory of Europe.

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