Uomini e recinti
– … E poi je dica ai giornalisti che non mettessero che noi siamo matti … Perché siamo ammalati come tutti l’altri …
Chiunque se pò ammalà de sta malattia mentale …
– Ma lei non se ne accorge di essere ammalata?
– Io no, io n’so matta … pe’ niente …
– Malata ho detto, no matta …
– Non è malata insomma … Ospiti siamo adesso perché … Siamo ospiti …
Nel 1979 il Comune di Roma, insieme ad altri enti e associazioni, programmò un progetto in collaborazione con gli ospiti dell’Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà: Uomini e Recinti.
L’iniziativa consisteva in alcune performance allestite in luoghi significativi della città: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’area archeologica di Largo Argentina, il Mattatoio, il S. Maria della Pietà ed altri.
I pazienti-degenti-matti-malati-ospiti, portavano con loro gli oggetti simbolo della loro passione: il letto di contenzione e la camicia di forza prima di tutto, e improvvisavano un dramma asciutto della memoria e del dolore che evocava la condizione vissuta nell’ospedale.
Nel 1978 era stata promulgata la Legge 180 che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i SIM, i servizi di igiene mentale pubblici.
Uomini e Recinti si proponeva di dimostrare che, non solo e non tanto fosse giusto aver chiuso i manicomi ma che, al di fuori della coercizione, c’erano altri modi di affrontare la questione del disagio psichico.
La galleria fotografica documenta parte di questa esperienza.
Chiunque se pò ammalà de sta malattia mentale …
– Ma lei non se ne accorge di essere ammalata?
– Io no, io n’so matta … pe’ niente …
– Malata ho detto, no matta …
– Non è malata insomma … Ospiti siamo adesso perché … Siamo ospiti …
Nel 1979 il Comune di Roma, insieme ad altri enti e associazioni, programmò un progetto in collaborazione con gli ospiti dell’Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà: Uomini e Recinti.
L’iniziativa consisteva in alcune performance allestite in luoghi significativi della città: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’area archeologica di Largo Argentina, il Mattatoio, il S. Maria della Pietà ed altri.
I pazienti-degenti-matti-malati-ospiti, portavano con loro gli oggetti simbolo della loro passione: il letto di contenzione e la camicia di forza prima di tutto, e improvvisavano un dramma asciutto della memoria e del dolore che evocava la condizione vissuta nell’ospedale.
Nel 1978 era stata promulgata la Legge 180 che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i SIM, i servizi di igiene mentale pubblici.
Uomini e Recinti si proponeva di dimostrare che, non solo e non tanto fosse giusto aver chiuso i manicomi ma che, al di fuori della coercizione, c’erano altri modi di affrontare la questione del disagio psichico.
La galleria fotografica documenta parte di questa esperienza.